Confagricoltura Foggia: a rischio anche la produzione di olio.

Schiavone: l’agricoltura è centrale per l’economia di Capitanata. Politiche di sistema lungo le filiere per dare nuovo slancio

 

 

Confagricoltura Foggia mette in guardia, in vista della prossima raccolta, dal rischio di crollo della produzione locale di olio extravergine d’oliva.

La Puglia produce mediamente il 40% dell’olio d’oliva nazionale; il 25% di quest’olio è prodotto in Capitanata. Una produzione di qualità caratterizzata da biodiversità e da una grande varietà di cultivar che danno vita ad oli unici nel panorama mondiale.

Dai nostri primi dati – evidenziano dall’associazione di categoria – sul nostro territorio potremmo registrare un calo medio della produzione di circa il 40%. Augurandoci che non si verifichino situazioni climaticamente particolarmente avverse in queste ultime settimane. La siccità e l’aumento esponenziale dei costi, energetici in primis, hanno determinato uno scenario pericoloso per il futuro del nostro oro verde, pur in presenza di una produzione che in questa stagione dovrebbe garantire buona qualità. Con i rincari alla produzione: crescita del prezzo del gasolio e dell’energia elettrica, aumento delle materie prime legate al confezionamento, il nostro olio extra vergine, al consumo, non potrà avere un prezzo inferiore a 8,50 euro”.

Per il presidente di Confagricoltura Foggia, Filippo Schiavone: “se non ci saranno interventi immediati, come per altre filiere, c’è il rischio che alcune realtà gettino la spugna, perdendo così oltre alla produzione di materia prima, anche quel patrimonio culturale e di salvaguardia ambientale e paesaggistica, che le coltivazioni d’olivo garantiscono. È giunto il momento di comprendere che sull’olio dobbiamo valorizzare anche in termini economici la qualità delle produzioni locali, favorendo le esportazioni e rilanciando i consumi interni.

Così come su altre eccellenze agroalimentari, deve essere chiaro a tutti che in questa fase è in ballo il futuro economico della Capitanata – prosegue il presidente di Confagricoltura, nonché vicepresidente della CCIAA di Foggia. “Filiera dell’olio, del grano, del pomodoro: è sulla messa a sistema di queste eccellenze produttive del territorio che possiamo e dobbiamo costruire la crescita economica della provincia di Foggia. Innovazione di processi, ricerca tecnologica, sinergia e collaborazione tra i diversi settori produttivi devono rappresentare la chiave di volta di una crescita possibile, con il settore primario al centro di uno sviluppo economico diffuso di tutta la Capitanata”.

 

 

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